Il Viaggio Immaginario: Torre Annunziata

mercoledì 9 luglio 2014

Torre Annunziata


Torre Annunziata è una città di circa 44.000 abitanti ai piedi del Vesuvio, e si affaccia sul Golfo di Napoli in una piccola insenatura, detta "Ventre della Vacca" a significare il benessere dovuto dall’abbondanza e fertilità della zona nonché all’importante ruolo che svolge quale terzo porto della regione Campania. La città sorge e si sviluppa nella zona dell'antica città di Oplontis, ricca ed elegante, distrutta dall'eruzione del Vesuvio del ‘79. La città visse il suo periodo migliore dagli inizi del 1800 fino alla seconda guerra mondiale; la Grande Torre Annunziata divenne la seconda città della Campania per popolazione e sviluppo, annoverando nel proprio territorio diverse frazioni che, via via, assunsero una propria autonomia (come Pompei, Boscoreale, Boscotrecase, Trecase, Santa Maria la Bruna). Sotto la restaurazione borbonica fu realizzata la tratta ferroviaria Portici-Torre Annunziata; dopo la costituzione del Regno d’Italia crebbe lo sviluppo commerciale, specie nel settore dei pastifici al punto da divenne “capitale dell’arte bianca”. Ma fiorirono anche le industrie metalmeccaniche, che le valsero gli appellativi di Manchester del Sud e la Sesto San Giovanni del Mezzogiorno. Nasce la ferrovia Circumvesuviana. Dagli anni ottanta-novanta del secolo scorso, si è reso necessario un intervento pubblico (Programmazione negoziata) per fronteggiare la crisi economica e sociale che ha riguardato l'intera area, con la chiusura dei principali stabilimenti localizzati a Torre Annunziata; è stato stipulato un Contratto d'Area "Torrese-Stabiese" con il fine di riutilizzare tutte le aree industriali dismesse con nuove iniziative imprenditoriali e fronteggiare la piaga della disoccupazione. Oggi Torre Annunziata ospita industrie nautiche e farmaceutiche. E’ una città balneare e termale: molto rinomate sono le Terme Vesuviane, tra le più antiche d'Italia, arricchite da ritrovamenti di antichi cimeli romani, tra i quali iscrizioni di bagni termali con impronte delle vestigia di Oplonti, e cunicoli e grotte usate dai romani quale sistema idrico. L'area archeologica di Oplontis si trova nel centro della città ed ospita la Villa di Poppea (si crede che la villa fosse di Poppea Sabina, seconda moglie di Nerone) e la Villa di Lucio Crasso Tertius dove sono stati rinvenuti preziosi gioielli e monili. Dal 1997 è entrato a far parte, insieme agli scavi di Pompei ed Ercolano, nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. Nella zona inoltre è possibile riconoscere altri tipi di ritrovamenti come i ruderi delle terme di Marco Crasso Frugi, vicino alle Terme Vesuviane, e le Saline Erculee (cave di sale) sulla foce del fiume Sarno.